lunedì 6 settembre 2010

Diana e le ninfe

Antonia Calabrese 
Diana e le ninfe (2009)
tempera e acrilico a gouache su tela cm. 40×50 

Nella mitologia romana, Diana è la Dea della Luna e della caccia, ma anche la dea Italica, latina e quindi romana, signora delle selve, protettrice degli animali selvatici, soprattutto gli orsi, custode delle fonti, dei ruscelli e dei torrenti, protettrice delle donne, alle quali concedeva parti non dolorosi, e dispensatrice della sovranitàGli Etruschi la veneravano con il nome di Artume.
A Diana corrisponde nella mitologia greca Artemide, sorella gemella di Apollo, figlia di Zeus e di Latona, Dea della caccia, della verginità, del tiro con l'arco, dei boschi e della luna, delle foreste e dei campi coltivati. A volte veniva identificata con Selene, la Luna piena, ed Ecate, la Luna calante, in quanto personificazione della Luna. Insieme ad Atena ed Estia, è una dea vergine e, armata di arco e frecce d'oro, dimora nei boschi accompagnata dai suoi fidi cani da caccia ed attorniata da una grande quantità di ninfe. Si riteneva che con le sue frecce punisse i mortali, ma garantiva una morte rapida ed indolore alle partorienti. 
La leggenda narra che Artemide, sebbene fosse la protettrice delle fanciulle, volle il sacrificio di una vergine per permettere ai Greci di salpare durante la guerra di Troia, ma, secondo alcune versioni, salvò la vittima, Ifigenia, all'ultimo momento. La simbologia della dea, è connessa al mondo delle selve: la fronda, una coppa stracolma di frutti, l’altare e il cervo, il leopardo, il leone..Le più antiche rappresentazioni di Artemide la ritraggono alata, Pontia Theron, cioè regina degli animali selvatici. In questo dipinto, ho raffigurato Diana accompagnata da ninfe. Le ninfe erano, nella mitologia classica, spiriti della natura o divinità minori che vivevano in boschi, torrenti, ruscelli, fontane, foreste o anche nel mare, raffigurate come fanciulle giovani di straordinaria bellezza, appassionate di musica e di danza. Pur non essendo immortali, erano longeve, vivendo altrettanto quanto l’elemento naturale da loro custodito e protetto. Si distinguevano in base all'ambiente naturale che simboleggiavano, comprendendo le oceanidi, figlie di Oceano, il grande fiume che scorre attorno alla Terra; le nereidi, figlie del vecchio Dio marino Nereo, ninfe del mar Mediterraneo; le driadi, ninfe dei boschi, le naiadi, ninfe delle sorgenti, dei fiumi e dei laghi aventi capacità guaritrici e profetiche; le oreadi, ninfe delle montagne e delle grotte
INNO A DIANA
Gloria a te, se a le notti silenti
offri, o Cinzia, i bei raggi all'amor.
Gloria a te, se ai meriggi cocenti
tempri, o Diana, dei forti il valor.
Sui tuoi baldi e fedeli seguaci
veglia sempre con l'occhio divin;
tu li guida alle imprese piu' audaci,
li sorreggi nell'aspro cammin.
Dalle vette dell'Alpe nevose
fino ai lidi del siculo mar;
per i campi e le selve piu' ombrose,
dove amavi le fiere incontrar;
sovra i laghi, ove baciano l'onda
le corolle di candidi fior,
giunga a te, come un'eco gioconda,
questo fervido canto d'amor!

(Fausto Salvatori)

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