Antonia Calabrese
Saturnia (2009)
gouache su cartone telato cm. 40×50
“Saturnia”, era uno degli appellativi della Dea
Giunone. Dagli antichi Romani, Giunone fu progressivamente fatta coincidere con la Dea Era della mitologia greca, divenendo così moglie di Giove e la più importante divinità
femminile del Pantheon Romano. Assieme a Giove e Minerva, faceva parte della Triade Capitolina. Essendo un’antica divinità del matrimonio e del parto, era spesso raffigurata nell'atto di allattare. Era anche considerata
protettrice degli animali e le era sacro il pavone. In quanto sorella e
sposa di Giove, Saturnia era considerata dagli antichi Romani come la regina
degli Dei. Veniva venerata come Iuno Regina in quanto protettrice dello
Stato Romano, come Iuno Pronuba, protettrice del matrimonio, Iuno
Lucina in quanto protettrice delle nascite e dei bambini, Iuno Sospita, cioè
"propizia", Iuno Moneta, Colei che ammonisce, Iuno
Viriplaca, che placa l’ira dell’uomo. Ci si rivolgeva a Lei come “Saturnia”,
non solo per ricordare che è figlia di Saturno, ma in quanto “Sapientia”, nel senso
di Scienza intellettiva, come nel greco "Sophia", cioè Sapienza divina. E’ la Dea del raziocinio, del buonsenso, dell’equilibrio, del giudizio e
del Fato; la sposa del Dio del
Cielo luminoso, Giove, Padre degli dei e, la Personificazione del senno divino al femminile. E’ in un certo senso madre
della creazione ed al tempo stesso, è il suo cardine
centrale, in quanto rappresenta l’aspetto femminile di ogni cosa. E’ il sacro divino al femminile, Saggezza e Prudenza
come dominio sulle passioni, alla base di tutte le virtù. Il suo culto era
legato al ciclo lunare dei
primitivi popoli italici. Le
erano dedicati il mese di giugno (a cui dà il nome) e i Matronalia, festività
tenuta il primo giorno di marzo.
INNO ALLA SAPIENZA
"...La Sapienza farà il suo elogio, e si onorerà in Dio,
e si glorificherà in mezzo al suo popolo,
e nelle assemblee dell'Altissimo aprirà la sua bocca,
e dinanzi alle schiere di Lui si glorificherà.
E sarà esaltata in mezzo al suo popolo,
e sarà ammirata nell'intera santa assemblea.
E riscuoterà lode in mezzo alla moltitudine degli eletti
e tra i benedetti sarà benedetta, e dirà:
Io uscii dalla bocca dell'Altissimo,
primogenita avanti tutte le creature:
Io feci nascere nel cielo una luce che mai vien meno,
e come una nuvola ricopersi tutta la terra.
Negli altissimi cieli io posi la mia abitazione,e si glorificherà in mezzo al suo popolo,
e nelle assemblee dell'Altissimo aprirà la sua bocca,
e dinanzi alle schiere di Lui si glorificherà.
E sarà esaltata in mezzo al suo popolo,
e sarà ammirata nell'intera santa assemblea.
E riscuoterà lode in mezzo alla moltitudine degli eletti
e tra i benedetti sarà benedetta, e dirà:
Io uscii dalla bocca dell'Altissimo,
primogenita avanti tutte le creature:
Io feci nascere nel cielo una luce che mai vien meno,
e come una nuvola ricopersi tutta la terra.
e il mio trono sopra una colonna di nubi.
Da sola feci tutto il giro del cielo,
e penetrai nell'abisso profondo,
camminai sui flutti del mare.
E in ogni parte della terra posai il mio piede
in tutti i popoli e in tutte le genti ebbi impero.
E colla mia potenza ebbi sotto i piedi
i cuori di tutti i grandi e dei piccoli;
e fra tutti questi cercai dove posarmi,
e fisserò la mia dimora nell'eredità del Signore.
Io sono la madre del bell'amore, e del timore,
e della scienza, e della santa speranza.
In me è ogni speranza di vita e di virtù.
Venite a me voi tutti che mi bramate,
e saziatevi dei miei frutti,
poiché il mio ricordo è più dolce del miele,
e il mio possesso supera il miele e il favo.
La mia memoria vivrà per tutta la serie dei secoli.
Quelli che mi mangiano avranno ancora fame,
e quelli che mi bevono avranno ancora sete.
Chi mi ascolta non avrà da arrossire,
e quelli che operano con me non peccheranno.
Coloro che mi illustrano, avranno la vita eterna.
Poiché io faccio brillare per tutti
la dottrina come luce dell'aurora,
e la esporrò fin lontano, lontano.
Penetrerò in tutte le parti inferiori della terra,
getterò lo sguardo su tutti i dormienti,
e illuminerò tutti quelli che sperano nel Signore.
Io ancora spanderò la mia dottrina come una profezia,
e la lascerò a quelli che cercano la Sapienza,
e non cesserò d'annunziarla a tutta la posterità
fino al secolo santo.
Vedete che non per me solo ho lavorato,
ma per tutti quelli che cercano la verità." (Siracide, cap. 24)
Nessun commento:
Posta un commento
Se hai domande o ti va di dire la tua lascia un commento e riceverai presto una risposta. Grazie.