sabato 15 giugno 2024

Arianna, avvinta come l'edera.

 

Antonia Calabrese "Arianna, avvinta come l'edera" (2017)

Nella mitologia greca e romana, la pianta di edera è principalmente associata al dio Dioniso (noto anche come Bacco nella mitologia romana). Dioniso, il dio del vino, dell'ebbrezza, del teatro e del piacere, era spesso raffigurato con una corona di edera sulla testa. L'edera era sacra a Dioniso perché simboleggiava l'immortalità e la rinascita, oltre a essere una pianta che cresceva rigogliosa nei luoghi a lui sacri.

La mitologia narra che Dioniso, nato dall'unione di Zeus e Semele, utilizzava l'edera per proteggersi dal calore delle fiamme e dal vino stesso, in quanto l'edera veniva considerata un antidoto naturale agli effetti del vino.

Quindi, l'edera è strettamente legata al culto di Dioniso/Bacco e viene spesso utilizzata nei racconti e nelle rappresentazioni artistiche per richiamare l'immagine di questo dio. 

Una divinità femminile associata all'edera è Arianna (Ariadne), nella mitologia greca. Arianna era la figlia del re Minosse di Creta e aiutò Teseo a uscire dal labirinto dopo aver ucciso il Minotauro, dandogli un filo per trovare la strada del ritorno. Secondo una delle versioni del mito, dopo essere stata abbandonata da Teseo sull'isola di Nasso, Arianna fu trovata e sposata da Dioniso.

In alcune rappresentazioni artistiche e mitologiche, Arianna è raffigurata con l'edera, sia come simbolo del suo legame con Dioniso sia come emblema di fedeltà e immortalità. Inoltre, come moglie di Dioniso, le piante sacre a lui, inclusa l'edera, diventano associate anche a lei.

Nessun commento:

Posta un commento

Se hai domande o ti va di dire la tua lascia un commento e riceverai presto una risposta. Grazie.