Antonia Calabrese
Diana e le ninfe (2009)
tempera e acrilico a gouache su tela cm. 40×50
Nella mitologia
romana, Diana è la Dea della Luna e della caccia, ma anche la dea Italica,
latina e quindi romana, signora delle selve, protettrice degli animali
selvatici, soprattutto gli orsi, custode delle fonti, dei ruscelli e dei torrenti, protettrice delle donne, alle quali
concedeva parti non dolorosi, e dispensatrice della sovranità. Gli
Etruschi la veneravano con il nome di Artume.
A Diana corrisponde nella mitologia greca
Artemide, sorella gemella di Apollo, figlia di Zeus e di Latona, Dea della caccia, della verginità, del
tiro con l'arco, dei boschi e della luna, delle foreste e dei campi coltivati. A volte veniva identificata con Selene, la Luna
piena, ed Ecate, la Luna calante, in quanto personificazione della Luna. Insieme ad Atena ed Estia, è una dea
vergine e, armata di arco e frecce d'oro, dimora nei boschi accompagnata dai
suoi fidi cani da caccia ed attorniata da una grande quantità di ninfe. Si riteneva che con le sue frecce punisse i
mortali, ma garantiva una morte rapida ed indolore alle partorienti.
La leggenda narra che Artemide, sebbene fosse la protettrice delle
fanciulle, volle il sacrificio di una vergine per permettere ai Greci di
salpare durante la guerra di Troia, ma, secondo alcune versioni, salvò la
vittima, Ifigenia, all'ultimo momento. La simbologia della dea, è connessa al mondo delle selve: la fronda, una
coppa stracolma di frutti, l’altare e il cervo, il leopardo,
il leone..Le più antiche rappresentazioni di Artemide la ritraggono alata, Pontia
Theron, cioè regina degli animali selvatici. In questo dipinto, ho
raffigurato Diana accompagnata da ninfe. Le ninfe erano, nella mitologia
classica, spiriti della natura o divinità minori che vivevano in boschi,
torrenti, ruscelli, fontane, foreste o anche nel mare, raffigurate come
fanciulle giovani di straordinaria bellezza, appassionate di musica e di danza.
Pur non essendo immortali, erano longeve, vivendo altrettanto quanto l’elemento
naturale da loro custodito e protetto. Si distinguevano in base all'ambiente
naturale che simboleggiavano, comprendendo le oceanidi, figlie di Oceano, il
grande fiume che scorre attorno alla Terra; le nereidi, figlie del vecchio Dio
marino Nereo, ninfe del mar Mediterraneo; le driadi, ninfe dei boschi, le
naiadi, ninfe delle sorgenti, dei fiumi e dei laghi aventi capacità guaritrici
e profetiche; le oreadi, ninfe delle montagne e delle grotte
INNO A DIANA
Gloria a te, se a le notti silenti
offri, o Cinzia, i bei raggi all'amor.
Gloria a te, se ai meriggi cocenti
tempri, o Diana, dei forti il valor.
Sui tuoi baldi e fedeli seguaci
veglia sempre con l'occhio divin;
tu li guida alle imprese piu' audaci,
li sorreggi nell'aspro cammin.
Dalle vette dell'Alpe nevose
fino ai lidi del siculo mar;
per i campi e le selve piu' ombrose,
dove amavi le fiere incontrar;
sovra i laghi, ove baciano l'onda
le corolle di candidi fior,
giunga a te, come un'eco gioconda,
questo fervido canto d'amor!
(Fausto Salvatori)
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